venerdì 19 marzo 2010

Gli amici della 'ndrangheta nelle liste elettorali

Riporto, con grande scoramento e massimo avvilimento, uno stralcio di un articolo di "Repubblica" di oggi, a firma di Giuliano Foschini e Conchita Sannino, specificando quanto segue:

Per tutti i cittadini vige la presunzione di innocenza, almeno finchè e se non si venga condannati con sentenza passata in giudicato...

..E' anche vero però che, se la saggezza popolare del "dimmi con chi vai, ti dirò chi sei" vale ancora qualcosa, allora....

CALABRESI, REGGINI CHE VI RECATE PRESTO A VOTARE, MEDITATE, MEDITATE PRIMA DI METTERE LA SCHEDA DENTRO L'URNA!!!! (E SOPRATTUTTO DOPO NON LAMENTATEVI, PERCHE' SIETE STATI AVVERTITI!)


"La profezia di Seminara (tratto da repubblica.it http://www.repubblica.it/politica/2010/03/19/news/mafia_regionali-2753846/ )


In Calabria con 15 mila euro si compra il voto di un'intera cittadina. Cassano Jonico nello specifico. In pratica si acquista un seggio. Lo ha fatto nel 2005 Franco La Rupa, ex consigliere regionale dell'Udeur. "Fu lui - scrivono i pm di Reggio - a stringere attraverso l'intermediazione di Luigi Garofalo un accordo con Antonio Forastefano, boss della 'ndrangheta, in forza del quale si impegnava a corrispondere denaro in cambio di voti". Quindicimila euro, appunto. La Rupa ora non ci riprova. Non lui direttamente, per lo meno. In lizza con la lista Noi Sud, che appoggia il candidato presidente del Pdl, Giuseppe Scoppelliti, c'è suo figlio Antonio. "Vergogna", ha gridato in commissione Antimafia Angela Napoli, deputata del Pdl che contro "queste candidature in odore di 'ndrangheta" ha annunciato che alle prossime elezioni non andrà a votare. In Calabria, secondo i dati arrivati all'Antimafia, i candidati a rischio sono 21: 16 sostengono la candidatura di Scopellitti, cinque quella di Loiero. Il procuratore capo di Reggio, Giuseppe Pignatone, spiega: "La 'ndrangheta si muove sempre quando ci sono interessi in ballo, succede nell'economia e anche nella politica, l'esperienza ci dice che ha sempre votato e fatto votare. È quindi ipotizzabile che succeda anche per le prossime elezioni". Ma a favore di chi? Il procuratore non fa nomi. La Napoli sì: il primo è quello di Tommaso Signorelli (Socialisti uniti), anche lui con Scopellitti presidente. Il candidato fu arrestato nel dicembre del 2007 nell'inchiesta della Dda di Catanzaro che portò allo scioglimento, per infiltrazioni mafiose, del Comune di Amantea. Era lui - dice la procura antimafia - "il politico di riferimento del clan" che per tre anni almeno (dal 2004 al 2007) avrebbe favorito i Gentile-Africano nell'acquisizione degli appalti e dei servizi nel porto di Amantea. Capolista dell'Udc (che qui corre con il Pdl) è Pasquale Tripodi, ex assessore regionale Udeur. Di lui parla il pentito Cosimo Virgiglio, e dei suoi rapporti con il boss Rocco Molé, poi fatto fuori dai cugini Piromalli nel febbraio de 2008.

In Calabria ci sono poi quelli che non ci saranno. Domenico Crea, consigliere regionale uscente, è in carcere da due anni per concorso esterno in associazione mafiosa con i clan della Locride. Nel 2009 è stato condannato anche Pasquale Inzitari, astro nascente dell'Udc reggino, consigliere provinciale. I boss si sono vendicati del suo tradimento facendo saltare in aria ad aprile del 2008, con un'autobomba, il cognato Nino Princi. E, due mesi fa, gli hanno ammazzato il figlio Francesco. Nel mirino dei magistrati anche Mariano Battaglia, candidato alle scorse regionali. È stato arrestato per l'operazione Topa, che si occupò delle infiltrazioni mafiose nel comune di Seminara. Seminara è un paesino dell'Aspromonte nel quale i clan sono in grado di controllare i voti uno per uno. Nel fascicolo del pm Roberto Di Palma c'è un'intercettazione nella quale i boss dicono che, alle comunali, la lista da loro sostenuta prenderà 1050 voti. A spoglio terminato i magistrati ne conteranno 1056."

mercoledì 15 aprile 2009

Il ponte sullo Stretto è antisismico, Reggio no.

Il ponte sullo stretto di Messina è quella grande chimera che da un secolo si agita sulle vite degli abitanti della provincia di Reggio e Messina, e che promette di risolvere il problema dei collegamenti tra Sicilia ed Italia insulare.

Anche volendo prescindere dai dubbi di sostenibilità, riguardanti la conservazione del patrimonio ambientale delle due sponde dello Stretto (si ricordi che i laghetti di Ganzirri verrebbero meno, ed anche la costa calabrese sarebbe ampimente modificata, in particolare a causa del prelievo e scarico di inerti), e volendo soprassedere sul fatto che il ponte è costruito per reggere ad una scossa sismica pari a quella del 1908 (e se la prossima fosse più forte?) forse oggi, in tempi di crisi economica e dopo il grave sisma in Abruzzo bisogna domandarsi soprattutto:il ponte sullo stretto di Messina E'UN'OPERA DAVVERO UTILE?

Infatti volendo supporre (ma va dimostrato!) che si sbaglino le "cassandre" che continuamente lanciano allarmi ambientali (con argomentazioni non peregrine, per la verità!), può anche darsi che effettivamente il ponte sia fattibile e sicuro. Ma IL PUNTO NON E' QUESTO.

Al di là della fattibilità progettuale infatti, sulla quale fin'ora si sono contentrate le critiche degli scettici a questa ennnesima "grande opera" (panem et circenses?), oggi infatti emergono con sempre maggiore nettezza i dubbi riguardanti l'utilità ed il beneficio economico del ponte.

Le domande che vanno poste in questo senso sono:

1) alla luce delle ultime vicende giuziarie che la vedono coinvolta (costruzioni di opere con cemento depotenzioato, senza considerare lo scandalo dello smaltimento rifiuti a Napoli), la ditta Impregilo è adatta a portare avanti il progetto del ponte, in un'area a grande intensità criminale e nella quale del resto è già scoppiata una volta una guerra di 'ndrangheta per accaparrarsi sulla costa calabrese i terreni sui quali dovrebbero sorgere i piloni del Ponte?
2) chi finanzierà l'opera?
3) chi costruirà l'opera? non si dimentichi che è PROVATO da innumerevoli inchieste giudiziarie (non ultima la famosa operazione Olympia) che dagli anni '70 l'attività principale dei clan della 'ndrangheta non è il pizzo o il sequestro, ma LA MOVIMENTAZIONE DI TERRA A SCOPO EDILIZIO E L'INFILTRAZIONE NEI CANTIERI ATTRAVERSO IL SUBAPPALTO;
4) il ponte sullo stretto, anche una volta ultimato, continuerà a necessitare di personale? (si tenga presente che il Golden Gate americano viene gestito in forma computerizzata, e necessita in tutto di una ventina di addetti);
5) quali saranno ed a chi andranno i ricavi del ponte?
6) alla luce dei flussi decrescenti da anni di persone e merci, il ponte è necessario? (gli studi sui quali si giustificava il beneficio economico del ponte, stimavano che in questi anni il flusso di persone e merci tra le sponde dello stretto sarebbe aumentato, invece diminuisce sempre di più)
7)il ponte sarà utile ai pendolari dello Stretto, che rappresentano il 50% di coloro i quali attraversano GIORNALMENTE il tratto di mare tra Reggio-Messina/ Villa san Giovanni-Messina e viceversa?
8) Le costruzioni pubbliche e private di Reggio e Messina, in caso di sisma, sono sicure come (forse) il Ponte?


Per rispondere a queste domande non è necessario essere dei tecnici o degli economisti: basta semplicemente dare un'occhiata al web ed alla tv, dove vari bravi giornalisti ed anche un paio di commissioni bicamerali d'inchiesta sul fenomeno mafioso si sono presi la briga di andare ad intervistare i responsabili della società Stretto di Messina, titolare e responsabile del progetto, oppure hanno approfondito il tema del rapporto tra criminalità e progetto del ponte.

Ecco una lista completa delle fonti, grazie alle quali ci si può creare un'idea abbastanza chiara della faccenda:

Puntata di exit del 12 marzo 2009

Mario Tozzi sul ponte di Messina a "linea notte" del tg3
"Report" sul Ponte dello Stretto

Andiamo adesso ad un punto davvero dolente, anzi, ad almeno due, sui quali invece voglio parlare chiaramente.

Il primo riguarda lo stato delle costruzioni di Reggio e Messina. Qualcuno si è mai preso la briga di controllare quante e quali sono quelle antisismiche, in città che per anni non hanno avuto piani regolatori, e nelle quali l'abusivismo edilizio è una piaga mai sanata, forse insanabile dopo 20 anni di condoni selvaggi?

Il secondo punto riguarda una certa tendenza assolutoria del giornalismo nostrano, che se dal un lato ritiene correttamente che non esiste una sufficiente consapevolezza del problema da parte delle popolazioni, d'altro canto afferma che "Se non parte dalla popolazione la voglia di mettersi al sicuro, non se la si può prendere, poi, sempre con le solite ’figure franche’: il Sindaco, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione, il Governo, la ’classe dirigente’ in genere sono facili bersagli in queste circostanze".

Allora. Vero è che una parte del controllo sulla sicurezza deve essere fatto anche dai proprietari, ma non si considera che non tutti hanno le competenze tecniche per capire se la propria casa è costruita con materiali scadenti o senza rispettare le norme antisismiche (come del resto è successo all'Aquila). Tra l'altro nel caso di Reggio, il problema non sono affatto le costruzioni che si stanno mettendo in piedi adesso, ma controllare la sicurezza e staticità di quelle già fatte e già abitate! spostare il focus sulla responsabilità dei comuni cittadini è solo un modo di assolvere chi ha incarichi pubblici.

A questo proposito, mi prendo l'onere e l'onore di fare ciò che il cronista autore dell'articolo non ha fatto, ovvero dare un'occhiata alla legge, e controllare quali sono le responsabilità degli amministratori locali che riguardano la sicurezza pubblica e la protezione civile.

La normativa si può desumere dall'analisi contestuale del dlgs 267/2000 (testo unico degli enti locali) e della dpr 380/2001, meglio conosciuto come "testo unico delle disposizioni òegislative e regolamentari inmateria edilizia".

Intanto, quali sono le funzioni del sindaco?

Questi ha intanto i compiti relativi alla coordinazione e direzione dei servizi di protezione civile. Inoltre a norma dell'art 12 della l. 265/1999, sono trasferite al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità natuarali, di cui all'art 36 del dpr 06/02/1981, n 66.

Inoltre non va dimenticato che l'art.108 lett. c) n 3 del dlgs 112/1998 ha formalmente attribuito ai comuni le funzioni relative alla predisposizione, anche in forma associata, dei piani di emergenza e alla cura della loro attuazione, sulla base degli indirizzi regionali.

Per quanto riguarda le normative edilizie, anche i neonati sanno che prima di costruire bisogna chiedere le necessarie autorizzazioni agli uffici tecnici del Comune, ed alla fine bisogna fare un collaudo.

Infatti l'art. 2,4 stabilisce intanto che "I comuni, nell'ambito della propria autonomia statutaria e normativa di cui all'art. 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, disciplinano l'attivita' edilizia."

L'art 103.1 dello stesso TU stabilisce che "Nelle localita' di cui all'articolo 61 e in quelle sismiche di cui all'articolo 83 gli ufficiali di polizia giudiziaria, gli ingegneri e geometri degli uffici tecnici delle amministrazioni statali e degli uffici tecnici regionali, provinciali e comunali, le guardie doganali e forestali, gli ufficiali e sottufficiali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e in generale tutti gli agenti giurati a servizio dello Stato, delle province e dei comuni sono tenuti ad accertare che chiunque inizi costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni sia in possesso dell'autorizzazione rilasciata dal competente ufficio tecnico della regione".
Al comma 2 viene inoltre specificato che "I funzionari di detto ufficio debbono altresi' accertare se le costruzioni, le riparazioni e ricostruzioni procedano in conformita' delle presenti norme".

Da questo evidentemente si evince che i cittadini, se non per la loro personale sicurezza ed appunto, a titolo meramente personale, non hanno responsabilità relative al controllo della staticità, nemmeno dei propri edifici privati. I controlli devono essere fatti dagli enti locali.

Quindi smettiamola di non cercare le responsabilità di chi ci governa: ne hanno, e come probabilmente vedremo presto a L'Aquila, se non agiscono, dopo pagano. Evitiamo queste superficialità, per rispetto alla nostra storia cittadina, fatta di lutti a causa dei terremoti e fatta di una situazione indecente che riguarda la sicurezza degli edifici. non a detta mia, ma di vari esperti tra i quali anche Mario Tozzi.

Più serio sarebbe domandare, ma approfonditamente, al sindaco ed alle autorità interessate cosa stanno facendo per controllare lo stato delle strutture, pubbliche e private (in costruzione) in città.

lunedì 27 ottobre 2008

Una bella rubrica su strill

Carissimi, oggi vi deliziamo con un articolo uscito su strill.it che chissà perché è stato messo in un angolino recondito del webmagazine. L'angolo Franco (il cui precedente titolo era: "un consiglio... comunale, rubrica di sopravvivenza e consigli al manovratore") è una rubrica tenuta dall'ottimo Franco Arcidiaco (già direttore responsabile della storica rivista l'Altrareggio) .

Non si capisce perché una rubrica così divertente come la sua, così fuori dal coro, così non allineata con la maggioranza che governa la città sia stata sbattuta in una zona seminvisibile della homepage del portale... lapsus forse il motivo si trova proprio nel giudizio che ne do io; piace così tanto a me che fa incazzare qualcun'altro ;-)

Ad ogni buon conto l'indirizzo internet della rubrica è [questo] , mentre l'indirizzo del feed rss è questo qui: http://strill.it/index.php?option=com_content&view=section&layout=blog&id=18&Itemid=103&format=feed&type=rss mettelo pure nel vostro aggregatore... (uhm quasi quasi scrivo due o tre righe di codice per includerlo nel blog ndr). L'articolo di questo mese è di seguito riportato con una formattazione più leggibile di quella di strill ed è spassosissimo:

di Franco Arcidiaco - Cari amici strilloni scusate la lunga pausa, emulando il sommo poeta potrei dire che sono stato a sciacquare i miei panni in Calopinace, ma considerando le condizioni in cui è ridotto il letto del nostro mitico torrente avrei avuto ben poche possibilità di tornare con i panni lindi…Innanzitutto debbo fare outing: ho fatto una riggitanata doc! Dovete sapere che da qualche tempo, per colpa del mio amico Pietro Benedetti, vado in giro con la nuova 500 che, come tutte le macchine di ultima generazione, sembra fatta apposta per mandare in bestia i riggitaneddhi; è munita infatti di un fastidiosissimo cicalino che non si spegne fino a quando non ti sei infilato la cintura di sicurezza.

L’altro giorno passo dal benzinaio e vedo esposto vicino alla cassa un aggeggio incredibile: il BIP STOP!!! Ho avuto una scarica di adrenalina incredibile, il riggitano che è in me ha cominciato a scuotersi violentemente e Mister Hyde ha avuto la meglio, l’ho comprato immediatamente e l’ho piazzato in macchina; si tratta semplicemente di una fibbia identica a quella della cintura di sicurezza che si infila nell’apposita fessura e fa tacere immediatamente il malefico cicalino: E’ PRATICAMENTE L’ESSENZA DELLA RIGGITANITA’!!!!

Ma ora consentitemi di rivestire i panni del dr. Jeckyll e cercare di recuperare il terreno perduto; intanto vi informo che, democraticamente, i due loschi figuri che dominano le terre di Strill hanno deciso di cambiare il nome della mia rubrica da “Un consiglio comunale” a “L’angolo franco” ed hanno relegato il mio link nella periferia del sito, spero comunque che i miei quattro affezionati lettori riescano a trovarmi lo stesso.

Da quando ci siamo sentiti l’ultima volta, era fine agosto, in città e in provincia sono successe parecchie cose, cerchiamo di riassumerle assieme così mi metto a pari col lavoro. Il leitmotiv è sicuramente la crisi economica, gli indici delle Borse internazionali hanno sostituito l’oroscopo tra le rubriche più seguite dai riggitaneddhi, l’andamento dei mercati si riflette immediatamente nelle casse dei bar cittadini, i cornetti e le trecce mignon furoreggiano e sta tramontando l’era del: “E’ pavatu sinnò ma sentu!”. Dal punto di vista dell’ordine pubblico non è cambiato praticamente niente, aspettiamo con fiducia gli effetti del decreto-sicurezza del sindaco Scopelliti (Nembo Peppe) e nel frattempo continuiamo a fare l’inventario delle macchine di pensionati e casalinghe che vengono bruciate, alla media di tre a notte, in città e provincia.

Mai che a nessuno venga in mente di scoprire la vera identità (e di conseguenza la vera attività) di questi pensionati e casalinghe; i nostri bravi inquirenti si ostinano a non capire che va bene arrestare Ciccio Pakistan, ma io baratterei la sua libertà con la risoluzione di tutti i misteri degli incendi notturni reggini: ne vedremmo sicuramente delle belle ed allo stesso Ciccio Pakistan verrebbe a mancare il terreno di coltura delle sue nobili attività.

Certo che se segnale di riscossa della legalità, deve essere considerata la rimozione del gazebo del Circolo Calcidese a piazza Sant’Agostino, allora siamo veramente alla frutta; dovete infatti sapere che lo scorso 10 settembre, con uno spiegamento di forze degno dello Sbarco in Normandia, le truppe del Feldmaresciallo Amedeo Canale e del Comandante in capo Alfredo Priolo hanno provveduto, con mirabile e fulminea azione evitando inutili spargimenti di sangue, a rimuovere l’odioso gazebo che costituiva un pericoloso esempio di presidio culturale del territorio e rischiava di mettere in cattiva luce le nobili attività svolte da altri chioschi in materia di vendita abusiva dei più disparati generi merceologici, occupazione selvaggia del suolo pubblico e disprezzo delle più elementari norme di igiene e sicurezza.

Il gazebo del Circolo Calcidese era munito delle regolari autorizzazioni per svolgere le sue attività, tra le quali, quella di costituire un presidio di legalità in un’area a forte presenza di fenomeni di devianza; ora Piazza Sant’Agostino potrà di nuovo essere teatro della gesta dei vandali che potranno tranquillamente sradicare i lampioni, imbrattare la pavimentazione e molestare i passanti. Complimenti, è sicuramente un grande passo in direzione della legalità!

Per quanto riguarda la politica dobbiamo segnalare l’attivismo dell’astro nascente di AN, il giovane Daniele Romeo, una sorta di Gasparri de noantri ; come se non fossero sufficienti, infatti, le periodiche incursioni sul nostro disgraziato territorio dell’ineffabile Maurizio (vero e proprio pierino della politica italiana), ci ritroviamo ora con un suo alter ego che ci delizia quasi quotidianamente con uscite strampalate e gaffe da avanspettacolo, crescerà anche lui e ce lo ritroveremo prima o poi alla guida di qualche assessorato.

A livello regionale invece, a proposito di personaggi ineffabili, vi segnaliamo l’exploit di Giacomo Mancini, quello che fino a qualche mese fa parlava del trasformismo come il peggior male della politica calabrese e ora, al canto delle sirene di Arcore, ha deciso di disperdere le ceneri del nonno tra i miasmi del centrodestra. Come vedete, per quanto riguarda il versante pubblico, non è stato il miglior settembre della nostra vita, io personalmente l’ho alleviato con un viaggio in Germania e così mi sono perso i giochi di guerra sul lungomare e nelle acque dello Stretto, e la gigantografia con la pubblicità della Madonna all’ingresso dell’aeroporto, argomenti sui quali mi astengo dal soffermarmi per evitare che Giusva e Raffaele mi sprofondino ulteriormente nei bassifondi di Strill.

Franco Arcidiaco

lunedì 22 settembre 2008

Concerto di Luciano Giuliani presso la sede della provincia

Reggio non è solo lustrini e pajettes…

Eppure il dubbio sinceramente c’era venuto…

In effetti dopo anni di spettacoli e spettacolini, balletti di veline e famosi (famigerati?) vari, passeggiate dei vips sulla via Marina, pagate a suon di milioni dall’amministrazione comunale ci eravamo un po’ sconfortati.. per fortuna l’ultima notte bianca, che sembrava una bella e tradizionale sagra di paese, ci ha tolto definitivamente questi angosciosi dubbi…

In compenso a volte si possono vedere degli spettacoli interessanti anche da noi.

Non se può trovare traccia da nessuna parte sul sito dell’ente promotore .


Un evento riservato quasi a “chi lo sapeva” oppure solo a chi quel giorno casualmente è andato a consultare tuttoqui, come i vostri cronisti.. la "notte di note aspettando l'equinozio" è stata un po’ mal pubblicizzata per la verità, infatti, non si sa come mai, l’orario indicato sul sito era pure sbagliato.

Eppure ieri sera è stato organizzato un bel concerto, il cui ospite d’onore è stato Luciano Giuliani, uno dei maggiori musicisti maestri di corno, in Italia e nel mondo, che ha collaborato, tra gli altri, con Ennio Morricone.

La provincia ha voluto omaggiare Giuliani, che nell’aa 69-70 è stato il primo maestro di corno al conservatorio di Reggio Calabria, di un dono, una riproduzione della testa del filosofo il cui originale è conservato presso il museo della Magna Grecia di Reggio Calabria

Il maestro ha donato ai pochi intimi presenti momenti di grande intensità, in particolare nella poetica rievocazione della musica di Francesco Cilea..

… ha fatto un parallelo tra la profondità delle note del compositore palmese e la meraviglia che coglie la vista su Monte Sant’Elia, da cui si domina Palmi..

..secondo Giuliani ogni nota di Cilea riesce a descrivere “dalla punta più alta del promontorio alle profondità della Marinella”.. in effetti dalla panoramica sopra il mare si può godere la vista di un mare cristallino fino a duecento metri di profondità.

Quale migliore incentivo alla provincia di Reggio Calabria, il cui presidente era ieri sera presente, ed a tutti gli enti competenti per impegnarsi più incisivamente nel recupero di Monte S. Elia e per la messa in sicurezza del costone della Marinella, che attualmente è ancora inaccessibile??

Monte S.Elia è la bellissima collina a picco sul mare dalla quale si può godere la più suggestiva vista dello stretto di Messina, che spazia da Palmi a Milazzo e da dove si possono scorgere contemporaneamente due vulcani attivi, lo Stromboli e l’Etna.

E’ una ricchezza naturale immensa., e non a caso è inserita nell’elenco delle aree “Natura 2000”..

Come riportato sul sito del ministero dell’ambiente, Natura 2000 è il nome che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente (una "rete") di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva "Habitat" e delle specie di cui all'allegato I della Direttiva "Uccelli" e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in Italia.

La Rete Natura 2000, ai sensi della Direttiva "Habitat" (art.3), è costituita dalle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS). Attualmente la "rete" è composta da due tipi di aree: le Zone di Protezione Speciale, previste dalla Direttiva "Uccelli", e i Siti di Importanza Comunitaria proposti (pSIC); tali zone possono avere tra loro diverse relazioni spaziali, dalla totale sovrapposizione alla completa separazione.

La Costa Viola ed il Monte S.Elia sono ricompresse nell’elenco delle zone a protezione speciale, previste dalla direttiva uccelli. Con decisione della Commissione del 28 marzo 2008 il sito è attualmente ricompresso nel primo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografia mediterranea.

La giunta provinciale con delibera in data 05/03/2008 ha stabilito un sostegno finanziario a favore del comune di Palmi per interventi di riqualificazione, bonifica e sistemazione del tratto del sentiero turistico " trecciolino" sul monte S. Elia.

Speriamo che anche l’appello di Giuliani possa servire a favorire la manutenzione di una delle zone più belle della nostra provincia.

sabato 6 settembre 2008

Parte cronache reggine!!

Era ormai un pò di tempo che mi frullava in testa l'idea di metter su un blog, per parlare di Reggio, e dei reggini...

Reggio, città della fata morgana...

Reggio, luogo mitico, ricco di scorci meravigliosi...

Reggio, la mia città, con tutti i suoi pro e contro...

Qui cercherò di parlare della bella Reggio, al di là di ogni pregiudizio ed ipocrisia... perchè oggi più che mai il nostro territorio ha bisogno di nuove voci.